Rush on stage
Ieri sera concerto dei canadesi Rush al Datchforum di Milano (e avendo avuto il biglietto in omaggio non posso lamentarmi di nulla). Breve resoconto da non conoscitore della band.
Spettacolo decisamente esaustivo: vedere suonare per 3 ore (a cui aggiungere un quarto d'ora di intervallo) un gruppo che è in giro da più di 30 anni è uno spettacolo, e sembrava proprio che si divertissero a farlo. I 3 ragazzotti stempiati hanno messo in piedi uno show davvero coinvolgente scenograficamente, pur senza essere del tutto originale: 3 mega-schermi alle spalle con un'ottima regia video (e un'ottima traduzione in italiano per i pezzi di filmato proiettati); luci ed effetti visivi di prim'ordine; palco molto ampio ed essenziale; pedaliere di effetti molto estese per i due frontman (basso e chitarra) e batteria doppia, praticamente circolare, per un solo finale che ha strappato applausi a scena aperta da parte di tutti i presenti. Piccola pecca nella miscelazione dei suoni, che non hanno mai permesso alla voce di bucare in maniera efficace il muro sonoro sparato dall'impianto a un ottimo volume (non assordante e non troppo leggero). Esecuzione dei pezzi pulite e precise come ci si aspetta da un ensemble definito prog.
Piccola nota: a un certo punto sugli schermi, posizionati alle spalle del gruppo, volava un drago in computer grafica. Sputava dalla bocca una fiamma, ora di qui, ora di là, verso il palco, e proprio sul palco si sprigionavano delle fiamme in corrispondenza di dove sarebbero dovute arrivare la fiamme del drago.
Da (ex?) chitarrista una nota particolare: ho contato almeno 5/6 diverse Gibson Les Paul nelle mani paffute del biondo collega d'oltreoceano. Ha tutta la mia approvazione.
firmato: Limo
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