Analisi del testo: Max Pezzali - Lo strano percorso

Da quando ho sentito per la prima volta la canzone Lo strano percorso, un brivido mi trafigge la schiena ad ogni ritornello. Questa è la frase incriminata:
...Sarei grato a chiunque riuscirà a spiegarmi questo passaggio. Io ci ho provato più volte senza risultato. Ho queste due intuizioni:
per quanto in un secondo tutto può cambiare
niente resta com'è.
...
- La congiunzione per quanto è usata come sinonimo di poiché e allora la frase acquista un qualche senso: poiché in un secondo tutto può cambiare / niente resta com'è. Messa così però è una frase di una banalità sconcertante che neanche de La Palice.
- Il buon vecchio Max non ha idea di cosa siano i congiuntivi: per quanto in un secondo tutto possa cambiare / niente resta com'è. Anche in questo caso grammaticalmente la frase prende un qualche senso (anche se solo) apparente. Perché in realtà continua a non significare niente di notevole per l'ascoltatore.
Tirando le somme, continuo a rimanere nel dubbio che siano parole pescate da un cesto e buttate lì alla rinfusa. Si trattasse di un Dante (o anche qualcuno meno) penserei di essere stupido e di non capirne il senso (e forse è anche così), ma trattandosi di una lirica (?) di Max Pezzali passo oltre sperando che nessun deejay mi faccia più incrociare questo pezzo.
firmato: Limo
4 commenti :
Limo, mai sentito parlare di "licenza poetica"?
è prerogativa dei grandi poeti :)
Appunto... licenza poetica... che non mi pare sia distribuita in grandi quantità a Pavia in quegli anni...
Il testo originale è "per quanto in un secondo tutto può cambiare E niente resta com'è..." ora ha più senso, hai scordato, forse volontariamente, quella E congiunzione...
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